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UN FUTURO DIVERSO? E' POSSIBILE!!!




Via da Tolmezzo il glorioso III° Reggimento Alpini 
Artiglieria da Montagna?


Servono atti ed azioni concrete, non demagogia verbale


Alleanza per Tolmezzo ha presentato, nel Consiglio Comunale del 19 febbraio,  una nota in merito al dichiarato trasferimento, dalla caserma Cantore di Tolmezzo a Cividale,  del III° Rgt. Artiglieria, chiedendo al Sindaco che la stessa nota possa rappresentare un elemento di valutazione per i prossimi incontri che il Sindaco Zearo avrà con la Regione ed Comando Militare su tale argomento.

Non servono lamentele o tormentose elucubrazioni intorno al sempre più nefasto vivere in montagna. Servono invece idee chiare, che guardino avanti e sostengano un'azione politica volta esclusivamente agli interessi socio-economici di Tolmezzo e della Carnia tutta. 

Qui non ci sono confronti tra destra o sinistra o centro: qui bisogna far capire, con le belle o con le brutte, che bisogna finirla di considerare questo territorio come estraneo agli interessi regionali.

Per questo motivo tutti i nostri rappresentanti, ed  a tutti i livelli decisionali e di responsabilità, devono chiedere alla Regione un intervento che assicuri le risorse finanziarie necessarie atte a rettificare le decisioni assunte.

Ed è ancora per questo che è importante ed eticamente apprezzabile che tutti i candidati in lizza per la poltrona di Presidente della Giunta Regionale, prima di chiedere ed ottenere voti da questo territorio, si esprimano a chiare lettere e senza populismi su come intendono concretamente affrontare questo  ulteriore tema vitale per Tolmezzo e la Carnia tutta.

Per prima cosa va precisato che il processo di riorganizzazione della componente operativa dell'Esercito è figlia dell'attuale congiuntura economica negativa che impone sia una significativa riduzione della spesa pubblica quanto una riqualificazione della stessa attraverso l'allocazione delle risorse disponibili da destinare ad uno strumento militare numericamente ridotto ma operativamente piu' efficiente ed efficace per rispondere appieno alle nuove sfide globali nel campo della sicurezza e difesa.

Fatta questa necessaria premessa, tuttavia, ci dobbiamo interrogare se, al di là delle mere
enunciazioni di principio, questa Comunità, questo Territorio, questa Regione vogliano concretamente preservare e dunque mantenere la Caserma degli Alpini.


Noi, al riguardo, auspichiamo una seria e fattiva sinergia tra la Regione, il Comune e le
Autorità militari preposte per agevolare la stipula di "accordi di programma" che prevedano
la cessione di beni del demanio pubblico in cambio della costruzione di infrastrutture e alloggi per militari.
Del resto ciò è già avvenuto nella città di Trento, nella provincia di Bolzano e nella Regione Valle d'Aosta, in cui risultano essere stati edificati più di 200 alloggi di servizio, oltre alla completa ristrutturazione di caserme militari. 
In altre parole, si tratta quindi, di REPERIRE LE ADEGUATE RISORSE FINANZIARIE NEL BILANCIO DELLA REGIONE!

Pertanto, al costituendo tavolo tecnico REGIONE/AUTORITA' (della cui costituzione se ne è avuta notizia sui quotidiani) a nostro avviso dovrà essere avanzata questa proposta:

- cessione Caserma CANTORE e di altri beni demaniali dello Stato alla Regione in
              cambio dei lavori di ristrutturazione della Caserma del Din, incluso la realizzazione
              di  alloggi di servizio , ove verrebbe a ridislocarsi il glorioso 3° da Montagna;

Quali vantaggi ci si attende da questa operazione?
Guardiamo a cosa fanno delle aree dismesse i Paesi vicini?


  • La Caserma Cantore, stante il notevole valore storico artistico, potrebbe essere riqualificata come la "Villa Manin della Carnia" con evidenti ricadute positive in termini di richiamo e quindi di presenza turistica sul territorio.
  • Si tratta di realizzare un ingente opera pubblica che rappresenterebbe, in questo dato momento storico di ciclo economico negativo, un volano per l'intera economia locale (posti di lavoro, appalti e subappalti per  imprese etc.). 
  • Gli alloggi per i militari permetterebbero di incentivare il ritorno di svariati nuclei familiari del quadro permanente che abitano, sopratutto in affitto, nella zona del gemonese e nella bassa friulana.

IN ULTIMA ANALISI, L'INVESTIMENTO PER IL MANTENIMENTO DEL PRESIDIO
MILITARE, NON DEVE ESSERE CONSIDERATO UNO SPRECO DI RISORSE, MA DEVE
ESSERE VISTO COME UNA CREAZIONE DI VALORE UMANO, SOCIALE ED
ECONOMICO A BENEFICIO DELL'INTERO TERRITORIO.


Pertanto, è in tal senso che Alleanza per Tolmezzo si rivolge  a tutte le forze politiche, impegnandole  ad una urgente riflessione rispetto  quanto sin qui  proposto.

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