Consiglio Comunale infuocato quello di martedì scorso
Grandi meraviglie per il comportamento dei Consiglieri Comunali
Biscosi, Gallizia, Ioannone e Iob
Biscosi, Gallizia, Ioannone e Iob
Vediamo di mettere un po' di ordine su quanto è successo
Primo fatto, perlomeno strano ed inconsueto, è stato quello di riscontrare, durante la presentazione da parte dei professionisti incaricati, che i documenti in mano all'arch. Fabiani ed all'ing. Novarin non corrispondevano a quelli in possesso dei Consiglieri Comunali.
E ciò, senza che di un tanto si fosse dato notizia nè in occasione della riunione di maggioranza nè all'atto del ritiro dei documenti stessi, da parte dei Consiglieri, presso i competenti uffici comunali.
Pensiamo di non incorrere nelle ire di nessuno affermando che, perlomeno, avrebbe dovuto esserci un maggior senzo di responsabilità da parte dell'Assessorato competente.
Da ciò ne derivava, però, anche la certezza che, quanto a suo tempo presentato alle categorie commerciali che lavorano sul territorio di Tolmezzo e di cui, è stato si è detto, che il Piano non aveva ottenuto particolari rilievi, era nettamente superato e necessitava di un ulteriore ed approfondito confronto di verifica.
Tutto questo premesso, non va sottaciuto che il Piano Urbano rappresenta una forte ed importante modifica alla viabilità che condizionerà
strategie commerciali ed aggregativo-culturali cittadine. Proprio per ciò, nella precedente
riunione di maggioranza si era proposto di modificare il punto da
"adozione" ad "illustrazione e dibattito", anche per poter
consentire un confronto costruttivo con la minoranza consiliare su un argomento così
rilevante.
La riunione di maggioranza ha quindi accettato la proposta di variazione ma, il
giorno prima del Consiglio comunale, si è verificato un giro di telefonate ai Consiglieri di maggioranza, Gallizia esclusa e Biscosi richiesto, via messaggino sul cellulare, di un incontro non meglio precisato da parte dell'assessore Cuder, per fare la conta dei voti a
favore dell'immediata adozione del piano.
Tale totale cambiamento di atteggiamento ha
sorpreso i quattro consiglieri di Alleanza per Tolmezzo-UDC e Lista Indipendenti, che si sono trovati
costretti a proporre una mozione d'ordine per ripristinare quanto
collegialmente e democraticamente deciso.
Sulla base di questo legittimo e doveroso atto di democrazia qualcuno, in particolare il capogruppo del PDL Renzo de Prato, ha ritenuto di affermare che non ci sia più una maggioranza consigliare.
E' ovvio che il peso politico della mozione
d'ordine è stato forte e duplice. Con essa, da una parte si è ribadito che l'adozione di un piano
che condizionerà l'assetto viario, sociale e commerciale di Tolmezzo per i
prossimi decenni merita un'approfondita e condivisa analisi, dall'altra si è voluto
rimarcare che in politica le scelte devono essere coerenti e condivise, senza
colpi di mano e forzature che ci ricordano il vecchio metodo di fare politica: quello dei più forti e dei sedicenti
"furbi".
E' necessario che questo PDL comunale comprenda, in modo definitivo, la necessità vivere l'esperienza pubblica "pro tempore" in maniera democratica e paritaria con i suoi alleati e non si "infastidisca" perchè i compagni di viaggio usano la loro testa per ragionare sui temi da portare avanti nell'interesse comune. L'opinione altrui è dunque un elemento importante, certo non l'unico. La maturità insegna ad affrancarsi dal giudizio esterno, spesso interessato. E questo per noi vale.
Per i politici seri che vogliono ancora esserci e' arrivato il momento di "scongelare la testa" e cercare di capire quando non è cambiato un dettaglio, ma quando sta cambiando un sistema. Questo è e sarà da oggi il compito del politico avveduto e lungimirante.