UNA TOLMEZZINA PER ROMA
Anche la Carnia ha i suoi personaggi, alcuni amati altri odiati, ma quasi sempre i loro profili sono poco noti e le loro verità poco discusse e confrontate.
Intendiamo aprire con loro una serie di interviste con l'obiettivo di offrire ai nostri lettori opportunità di confronto su quelli che sono i rilievi che la comunità muove loro.
Oggi iniziamo con la dott.ssa Cristiana Gallizia, già vicesindaco di Tolmezzo ed attuale Assessore Comunale, nonchè candidata al Parlamento Nazionale nella lista "Scelta Civica" di Mario Monti. Unica donna di Tolmezzo a partecipare alla competizione elettorale.
Dott.ssa
Gallizia, da Consigliere Comunale ed Assessore nella sua città di Tolmezzo, eletta
in una lista di Indipendenti, a candidata al Parlamento Nazionale per la lista
Monti. Quali le motivazioni di questa scelta e quali gli obiettivi che si
propone.
Da anni ho tenuto cara la mia
“indipendenza”, ma quando ho visto ciò che ha avuto coraggio di fare Monti,
lavoro non terminato per il breve tempo a disposizione ed improvvide
interferenze, ho ritenuto di potermi spendere per una giusta causa, soprattutto
guardando negli occhi i miei figli. Ho un lavoro che mi appassiona e che mi
permette tranquillità economica e visibilità: potrei starmene tranquilla a guardare
cosa succede intorno, ma sento il dovere civico di dedicare ancora energie e
tempo alla buona politica. L’evento che ha fatto scattare la molla decisionale
è stata la ridiscesa in campo dell’ex premier Berlusconi.
2.
Cosa si aspetta
da questa tornata elettorale e cosa pensa che possa toccare al Paese Italia?
Mi aspetto il coraggio del cambiamento, non
distruttivo ma produttivo. Mi aspetto che le buone idee non siano prigioniere
di preconcetti, ma in quanto tali condivisibili, a prescindere da chi le propone.
Mi aspetto di emozionarmi davanti agli schermi il giorno dello spoglio e di
commuovermi per il coraggio che gli italiani avranno dimostrato. Mi aspetto che
l’Italia sieda alla pari in un’Europa produttiva e solidale.
3.
Quale il suo
giudizio sul Governo attualmente in carica e perché i cittadini dovrebbero
votare la lista Monti?
Chi ascolta il chiassoso urlare di chi
mistifica la realtà, difficilmente può appoggiare la lista “Scelta Civica”.
Peraltro ascoltando i programmi delle varie liste e partiti, riscontro che
generalmente le tematiche sono interscambiabili e non identificano posizioni
nette. Monti è un esponente politico nazionale che non ha alzato i toni ma ha
agito, con modi compìti e con coraggio, attuando ciò che doveva e poteva essere
fatto prima. Se non ci fosse stato estremo bisogno di lui, Berlusconi non si
sarebbe dimesso e Bersani non avrebbe accettato di appoggiarlo in Parlamento.
4.
Un bel programma
inizia prima di tutto da ognuno di noi. Cosa vorrebbe portare avanti se fosse
eletta?
Riforme, riforme e riforme, impopolari e
necessarie riforme, per garantire un futuro dignitoso ed europeista ai nostri
figli. Siamo indietro di 20 anni rispetto a paesi come la Germania , e tutte le
nostre risorse culturali, turistiche, agricole, enogastronomiche, intellettive,
industriali, artigianali non possono portare frutto senza le riforme, che
possano alleggerire l’imprenditorialità, dare pari opportunità, favorire il
merito e garantire una democrazia snella. Trattandosi poi di elezioni
politiche, mi spenderei con tutte le energie per la difesa del tribunale di
Tolmezzo, per ciò che significa a garanzia di una giustizia prossima al
cittadino, sapendo che la sua probabile ed imminente chiusura provocherebbe una
voragine nel tessuto sociale ed economico di un comprensorio già fragile e
compromesso.
5.
Non parole ma
buoni comportamenti. Si pretende dai politici onestà, chiarezza, trasparenza,
coerenza, affidabilità e responsabilità. Ritiene che tutte queste qualità siano
presenti all’interno della lista Monti?
Io so chi siamo noi in Regione, e so chi è
il capolista alla Camera, che stimo sia come persona che come politico. Ho
aderito alla lista perché ho la consapevolezza che le qualità elencate siano
presenti nelle persone attualmente impegnate. Si fanno tante congetture e ci
sono diversi appetiti per la prossima sfida elettorale regionale: credo che le
battaglie vadano combattute una alla volta, ma con convinzione. Alla fine di
febbraio si tireranno le somme, e per il futuro ci dovrà essere un
coordinamento nazionale per la scelta coerente di strategie e persone.
6. I giovani non
devono smettere di pensare al domani. Il mondo va avanti. L’Italia è parte del
Mondo. Cosa ritiene debba fare la politica affinchè i giovani possano guardare
al futuro con maggiori speranze di quante ne abbiano oggi?
Dobbiamo fare scelte coraggiose, ora e qui,
per mettere in sicurezza il “sistema paese” con le riforme. Dal dopoguerra ad
oggi abbiamo assistito ad un progressivo benessere a cui ci siamo abituati, che
noi adulti ed anziani abbiamo goduto: adesso tocca pensare a loro, a costo di
rinunciare momentaneamente al superfluo e riprendere uno stile di vita austero.
Dobbiamo fare in modo che l’Europa sia in casa nostra, e che i nostri figli
trovino qui ciò che ora cercano all’estero.
7.
Nel giudizio su
lui stesso, non c’è giudice più clemente dell’italiano. Quali comportamenti per
poter far parte a pieno diritto della comunità Europea?
Mi piacerebbe che l’Italiano medio potesse
essere, oltre che geniale, fantasioso, generoso, intuitivo, socievole,
ottimista, anche un po’ più mitteleuropeo, acquisendo puntualità, rigore,
precisione, realismo, sobrietà; se riuscissimo a mettere insieme queste due
modalità comportamentali, non ci batterebbe più nessuno…
8.
L’economia è
ferma ed il Paese sta vivendo una forte recessione. Cosa fare per uscire dalla
crisi?
Ripeto che finchè non si faranno, e presto,
le riforme essenziali (lavoro, istituzioni, sistema elettorale, giustizia,
fisco…) la crisi sarà difficile da superare; anche si facessero pesanti investimenti
economici, verrebbero vanificati dalla pesantezza di uno Stato lento ed
involuto in se stesso. Di fondamentale importanza poi è il mantenimento di una
dignità nazionale, agli occhi degli altri Stati, che faticosamente abbiamo da
poco riacquistato, anche se a caro prezzo.
9. Monti ha
dichiarato che i politici di oggi hanno uno sguardo a corto raggio. Pensano
solo all’oggi e non si pongono programmi ed obiettivi di più largo respiro.
Quale società civile potremmo attenderci se sarà Monti a governare il Paese?
Mi attendo un paese dove chi fa politica
deve pensare al servizio che si conclude nell’arco di un mandato elettorale; se
si guarda al cittadino come potenziale elettore ed attore di un consenso che
può favorire la rielezione, non c’è libertà d’azione. Appena ho iniziato a fare
politica ho pensato che tutti a turno avrebbero dovuto fare un quinquennio in
amministrazione comunale, per capirne i meccanismi e prestare un servizio alla
collettività; sotto quest’ultimo aspetto reputo che le donne abbiano una
potenzialità in più, che però è difficile far emergere.
10. Vista la legge elettorale e le forze politiche in
campo quasi sicuramente ci sarà necessità di alleanze per governare l’Italia.
Lei cosa ne pensa e con chi, eventualmente, vorrebbe governare?
La domanda è personale, quindi rispondo
secondo la mia sensibilità politica e non a nome della lista, anche se le
posizioni potrebbero coincidere. La formazione di un area di riformatori audaci
e convinti, che solo da altri è definita “centro moderato”, serve ad infrangere
un bipolarismo che in quasi vent’anni non è riuscito a fare le riforme;
allearsi prima significa, in questo momento, non essere protagonisti convinti.
Noi donne e uomini della società civile ci vogliamo misurare per quello che
rappresentiamo, ognuno nella propria comunità, non per fare il “mestiere” di
politico, ma per passione per la res
publica, rispetto per la nostra Patria, propensione all’accoglienza,
sguardo rivolto all’Europa e amore per i nostri figli, quelli che abbiamo
generato, col rimpianto per tutti quelli che non abbiamo avuto il coraggio e
l’audacia di mettere al mondo.
Fatte queste premesse, posso anche affermare
che non trovo assonanze con la lega Nord tali da poter ipotizzare un cammino in
comune, e che non ho affinità con la politica posta più a sinistra del PD.
Siamo arrivati alla conclusione di questa intervista. Rimane un breve spazio in cui lei può rivolgersi ai suoi concittadini ed alla gente della Carnia e dell'Alto Friuli per invitarli a sostenerla in questo importante confronto elettorale.
In poche righe finali: non chiedo il voto per me, ma per la
lista “Scelta Civica con Monti”, offrendo tutto il mio impegno, avendovi
aderito di slancio. Ho imparato la coerenza dai miei tre figli, i giudici più
implacabili di genitori che non siano guide affidabili e coraggiose. Amo la Patria e la Carnia. Amo e difendo la vita,
fin dal suo concepimento. Ringrazio papà e mamma perché maestri amorevoli,
umili ed onesti. Piango e mi commuovo, non me ne vergogno. Ringrazio Dio di
esserci ed essere amata, da tanta gente, e di avere un cuore che sia disposto
ad accogliere, aiutare e consolare. Ho stima di un serio e compìto professore
che può farci tornare grandi.
Sono un elettore del PDL di Tolmezzo. A me risulta che la dr.ssa Gallizia avesse preso degli impegni verbali con il mio partito in vista delle prossime scadenze elettorali o quanto meno abbia avuto dei contatti in tal senso. Come mai questo improvviso cambio di fronte senza preavviso?
RispondiEliminaGrazie dell'intervista e sono lieto del proposito di fare il possibile per mantenere il Tribunale di Tolmezzo. Certo che il Governo presieduto da Monti è stato sordo ad ogni richiamo al buon senso (e al bene comune). Anche l'emendamento bipartisan elaborato dai parlamentari per rinviare la riforma è stato ritirato su pressione del Governo (e della fortissima LOBBY costituita da ANM e forse da Confindustria) e, pare, ma spero di no, dell'illustrissimo Presidente della Repubblica. Qualcuno ha avuto la sensazione di essere sotto una dittatura.
RispondiEliminaE dopo... di aumenta las tases i eri bon ance io... Andrea Ghidina