E’ possibile che qualcuno non sia contento della nostra discesa in campo.
E’ possibile, anche, che altri ancora facciano di tutto per scoraggiarci.
Una cosa però è certa: Alleanza per Tolmezzo ha deciso di correre per vincere le prossime elezioni comunali e lo farà con la libertà delle donne e degli uomini, dei giovani e dei meno giovani che hanno aderito ad un progetto di rilancio della nostra città e che avrà il respiro forte di un’intera comunità.
Non ci piace giocare sporco; ci piace lottare in maniera trasparente per l’obbiettivo finale, con la dignità di coloro – e sono tanti anche tra chi ha deciso di non candidarsi – che sanno di essere uomini liberi ma che desiderano ardentemente un cambiamento per Tolmezzo.
Lo faremo con il nostro candidato a sindaco Mauro Biscosi.
A nulla varranno i tentativi, in verità piuttosto goffi, di insinuare presunte retromarce sul nome del nostro candidato alla carica di primo cittadino.
Come nell’antica Roma il "candidatus" vestiva di veste bianca per essere immediatamente riconosciuto dal popolo, allo stesso modo la nostra veste bianca è la serietà di chi ci conosce e la credibilità che tutti i candidati delle nostre liste hanno.
Non lasceremo che i tanti giovani che hanno aderito al nostro progetto vengano infangati ed etichettati da alcuno, specie da chi è abituato a vivere nel sottobosco della politica tolmezzina.
Siamo cittadini che giudicano la realtà e l’analisi dei fatti ci porta a dare un giudizio negativo sull’attuale amministrazione e più in generale sul sistema partitico locale. Ma anziché fermarsi a brontolare abbiamo deciso di metterci in gioco forti della nostra coerenza e delle nostre idee, lasciando ad altri la filosofia.
Non abbiamo paura. Non abbiamo paura neanche di una eventuale sconfitta. Perché la nostra dignità e l’amore per questa città vengono prima di tutto.
Siamo persone libere e forti; di più, proprio come il lupo della famosa storia di Fedro che qui di seguito vi offriamo, siamo convinti che la libertà non ha prezzo:
Ecco perchè, anche per stemperare il clima dialettico, vi raccontiamo questa semplice, ma tanto istruttiva, favola di Fedro.
Un lupo , afflitto dalla fame, si imbattè per caso in un cane ben nutrito:
<< Perchè, di grazia – disse il lupo – sei così ben pasciuto? In che modo hai reso il tuo corpo così tanto grasso? Io, invece, sebbene forte e feroce, muoio di fame>>.
Il cane rispose semplicemente:
<< è veramente vantaggiosa la mia condizione, poichè presto servizio al mio padrone>>.
Ed il lupo:
<<Quale servizio? >>
e il cane disse:
<<Io sono il custode della villa del mio padrone e la proteggo dai ladri di notte.
Per questo il padrone mi da spontaneamente dalla sua tavola il pane e le ossa e senza faticare riempio così la mia pancia. Se presterai pari servizio, anche tu riceverai benefici dal padrone>>.
E il lupo a quello:
<<Io sono davvero pronto: ora vivo nelle foreste e devo tollerare le nevi, le pioggie e la fame. E' facile invece vivere sotto un tetto e ricevere in ozio abbondante cibo!>>
Il cane per risposta:
<<Vieni allora con me>>.
Mentre camminavano, il lupo vide al collo del cane una catena.
<<Perché, amico, hai al collo un bastone tanto logoro>>
Il cane:
Ah non è niente di che, infatti di notte i servi del padrone legano il mio collo alla catena, e all'alba poi, scorrazzo sciolto dalla catena>>.Allora il lupo:
è vantaggiosa la tua vita da schiavo mio caro; io però non scambierò la mia libertà con la tua buona sorte!
Che altro dire!!!
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