CONFESSIONI DI UN CATTOLICO...
...politicamente scorretto!
CONFESSIONE n°1 : Confesso una grave colpa: lo scorso giovedì sera non ho visto il festival di Sanremo.
Lo so, non è politicamente corretto, ma sono fatto così: non sono perfetto e anch’io talvolta sbaglio.
Ed infatti ho sbagliato il giorno dopo, quando diversi amici mi hanno chiesto un parere sull’intervento della prima donna del pensiero politically correct, la signora Luciana Littizzetto, in prima serata a Sanremo, il tempio della musica (?) italiana ed io – sbagliando, appunto – ho
cliccato su youtube e ho ascoltato il famoso sermone sulla BELLEZZA.
CONFESSIONE n°2 : Vi confesso che dei circa 15 minuti di monologo, tolte le solite, scontate, povere battute volgarotte (chissà perché bisogna essere più o meno volgari per far ridere!), la mia attenzione è caduta su quei pochi minuti in cui la sioreta si è lanciata in un elogio alla bellezza.
CONFESSIONE n°3:
Confesso di essere rimasto senza parole nell’ascoltare ciò che la Lucianona nazionale raccontava. Non credevo alle mie orecchie.
Ho sentito dalla sua voce che “la bellezza non è perfezione…. Che la cosa bella di questo mondo è che siamo tutti diversi… Che un mondo di uguali è un incubo: è il nazismo che
ammazzava i deboli e i diversi… La bellezza è Zeb un bambino di 5 anni Down che fa il modello.. che i bambini con la sindrome di Down sono dei bambini non delle sindromi”. Ho sentito l’invito a Ferrero a prendere Zeb o un altro Down per gli spot per la nutella…
CONFESSIONE n°4:
Vi confesso che non me l’aspettavo. Non mi aspettavo tanta profondità. E come si fa a non essere d’accordo con big Luciana. Chi di noi brutticelli non ha avuto un sussulto di orgoglio nel sentire certe affermazioni! E’ stato come un pugno in faccia a freddo. Ma fortunatamente mi sono risvegliato… Vi immaginate una pubblicità con “No Bisco? No party!”
CONFESSIONE n°5:
Confesso: mi è montato su un nervoso… Ma, mi son chiesto, è la stessa Luciana Littizzetto
che nel corso di questi anni ha difeso - in nome ovviamente della libertà di scelta della donna – il diritto delle stesse ad abortire i bambini affetti da sindrome di Down? E come mai questi bambini sono belli al punto da parlarne a Sanremo quando nascono, ma sono un grumo di cellule (dalla definizione di una grande amico della premiata ditta Fazio-Littizzetto) che si possono eliminare quando ancora sono in utero? Non sono forse lastessa persona?
Ma è la stessa Luciana Littizzetto che mentre ieri sera(giustamente) denunciava l’orrore del nazismo che uccideva i deboli e i diversi, in questi anni è stata paladina di quella corrente di pensiero che per i gravi disabili come le persone in stato vegetativo persistente è giusto sospendere l’alimentazione perché una vita così non è una vita degna di esserevissuta? E poi il suo collega Fazio è lo stesso Fazio che insieme a Saviano alcuni anni fa in ‘altra trasmissione politically correct non ha lasciato spazio alle famiglie dei malati in stato vegetativo... Non
sono belli anche quelli? Non è vita?
CONFESSIONE n°6 :
Lo ammetto: sono un cattolico in S.P.E. (servizio permanente effettivo) ma sono un peccatore. E poiché la Misericordia Divina è certamente più grande della mia capacità di perdono, vi confesso che spero vivamente che, per Luciana Littizzetto, ciò che ha detto possa essere l’inizio di una vita nuova.
Ed è per questo che mi è venuto in mente uno straordinario passaggio che avevo letto sulla Bellezza di Giovanni Paolo II parlando nel 199 agli artisti e che qui vi riporto perché rimette realmente al centro della riflessione il significato vero di Bellezza:
“Scrive un noto poeta polacco, Cyprian Norwid: « La bellezza è per entusiasmare al lavoro, il lavoro è per risorgere »...
Il tema della bellezza è qualificante per un discorso sull'arte. Esso si è già affacciato, quando ho sottolineato lo sguardo compiaciuto di Dio di fronte alla creazione. Nel rilevare che quanto aveva creato era cosa buona, Dio vide anche che era cosa bella. Il rapporto tra buono e bello suscita riflessioni stimolanti. La bellezza è in un certo senso l'espressione visibile del bene, come il bene è la condizione metafisica della bellezza…… La bellezza che trasmetterete alle generazioni di domani sia tale da destare in esse lo stupore!
Di fronte alla sacralità della vita e dell'essere umano, di fronte alle meraviglie dell'universo,
l'unico atteggiamento adeguato è quello dello stupore.
Da qui, dallo stupore, potrà scaturire quell'entusiasmo di cui parla Norwid nella poesia a cui mi riferivo all'inizio. Di questo entusiasmo hanno bisogno gli uomini di oggi e di domani per affrontare e superare le sfide cruciali che si annunciano all'orizzonte. Grazie ad esso l'umanità, dopo ogni smarrimento, potrà ancora rialzarsi e riprendere il suo cammino. In questo senso è stato detto con profonda intuizione che « la bellezza salverà il mondo ».
La bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente. E invito a gustare la vita e a sognare il futuro. Per questo la bellezza delle cose create non può appagare, e suscita quell'arcana nostalgia di Dio che un innamorato del bello come sant'Agostino ha saputo interpretare con accenti ineguagliabili: « Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato! ».
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Mai letta una cosa così oscena in vita mia. Se prima guardavo con buon occhio questo nuovo gruppo politico emergente dopo questo sermone stile Dc........
RispondiEliminaFabio
Dispiace che Fabio non abbia capito ciò che si voleva con un po' di ironia sottolineare. O forse non siamo stati sufficientemente chiari. Caro Fabio se fosse lo stile DC sarebbe politicamente corretto! Ti ricordo che purtroppo fu proprio sotto il governo DC che passò il referendum pro aborto. Continui a guardare di buon occhio il nostro raggruppamento perché le posso assicurare che è l'unico in cui ognuno è accolto per quello che è e non per la sua ideologia. E poi si tratta di un raggruppamento di interesse locale non è un partito politico che ha l'obiettivo di legiferare! La riflessione era volta a sottolineare come a volte alcuni di questi conduttori televisi in nome dello share sono disposti a trattare argomenti che meriterebbero per la loro importanza ben altri palchi. Grazie cmq per il suo intervento che ci ha permesso di spiegare quanto sopra , le critiche sono sempre preziose.
RispondiEliminaMauro Biscosi
La ringrazio per la solerzia nel rispondermi. Capisco le sue perplessità ma penso che di questi argomenti più se ne parla e meglio é, e ben venga se lo si fa dal palco di un festival dato che i "palchi" preposti a trattarli oltre a non farlo come dovrebbero non lo fanno per nulla.
RispondiEliminaCordialmente Fabio
Piccole precisazioni logiche e di etica razionale: premetto che non sono contrario all'aborto ma vorrei fare una piccola riflessione logica: la vita comincia dal concepimento, il concepimento è quel momento nel quale due cose sufficientemente simili e sufficientemente diverse si uniscono e si fondono dando origine ad una terza cosa sufficientemente simile e sufficientemente diversa dalle due di partenza. Se vogliamo chiamare il concepimento come tempo zero di una vita che dovrà nascere a rigor di logica non vi può essere vita se non c'è un tempo zero, ora non è dato sapere se ogni concepimento porti allo sviluppo di una vita, questo perchè ci sono un mucchio di aborti spontanei, perchè può sempre succedere qualcosa che non va.... ed ovviamente non tutti i concepimenti sfociano poi in una nascita. Questo non toglie però il fatto che una interruzione volontaria di gravidanza da un risultato certo ed assoluto: quella vita non nascerà. Come è assolutamente certo che senza un concepimento non può nascere una vita. Fatte queste premesse si può fare un discorso di etica razionale che affronti il tema del "bene maggiore" e del "male minore", diciamo sinteticamente che in etica razionale quando non si può optare per il bene maggiore che è quello che va sempre ricercato per primo, necessariamente si deve ricorrere all'uso del "male minore". Sull'argomento legalizzazione dell'aborto o meno si può ragionare cercando di capire quanto sia più negativo un atteggiamento proibizionistico che farebbe nascere un mercato clandestino piuttosto che un atteggiamento "regolarizzatore" che da comunque un insieme di regole (che possono essere condivise o meno) entro le quali è possibile decidere se applicare o meno la procedura. In termini di giudizio poi chi siamo noi per giudicare una donna che voglia sottoporsi a tale pratica? Forse quella donna non ha altre alternative o non conosce altre alternative e forse ne soffrirà per tutta la vita e se ne pentirà per tutta la vita, di certo non credo che sia una decisione semplice da prendere ne da sostenere. E ricordatevi sempre, lo dico per i credenti, che quando pregate il "padre nostro" recitate una frase che a molti è oscura che dice "e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori"... questa frase può essere la peggior condanna che si possa avere perchè il suo significato corrente è: "giudicaci (o perdonaci) nello stesso modo con cui non giudichiamo (o perdoniamo) gli altri... Per cui badiamo bene ad essere persone col giudizio facile, che condannano in via definitiva l'operato degli altri... potrebbe essere la nostra condanna.
RispondiEliminasaluti, proprio in questi giorni ho cercato e trovato un dato che se è confermato (credo proprio di sì) deve far riflettere, più del 90% delle donne (e uomini?) a cui viene detto che aspettano un figlio con trisomia 21 (sindrome di down) decide di abortire... questi ragazzi spariranno ma saremo noi cosiddetti normali a perderci!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=bXVUlS0kyw8
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=salAwpT6Kls
http://www.youtube.com/watch?v=1211o9yyfrM